mercoledì 2 settembre 2009

La montagne des singes

Se dovessi stilare una classifica di ciò che ho apprezzato di più la montagne des singes si troverebbe sicuramente al primo posto. Abitata da circa 300 macachi, questi 24 ettari di foresta di pini, permettono loro di ritrovare le stesse condizioni ambientali e climatiche della terra dalla quale sono arrivate circa 40 anni fa.

All'ingresso una signorina molto gentile ci riempie le mani di pop-corn raccomandandoci di non avvicinarci troppo e di dargliene solo uno alla volta.
Le bambine sono un pò intimorite inizialmente, ma dopo pochissimo tempo diventa difficile far loro capire che se si distribuiscono tutti all'inizio non ne rimarranno più da dare a quelle che si trovano verso la fine del percorso.


Scopriamo così che il mondo di questi animali è veramente affascinante:
Vivono in gruppi da 10 a 100 individui omogenei per quantità di maschi e di femmine presenti al loro interno.
Il "Capo gruppo" è in genere un maschio compreso tra i 10 e i 15 anni che si fa valere non per la forza o l'età, ma per la capacità di leadership.

Se può capitare che essi cambino di gruppo, soprattutto per evitare promiscuità con rapporti tra familiari, le femmine invece rimangono sempre nello stesso e si dedicano alla famiglia che tengono strettamente coesa. Si tratta infatti di mamme estremamente protettive (ne abbiamo viste prendere in braccio il proprio cucciolo e portarlo su un albero lontano dagli occhi indiscreti dei turisti per continuare a coccolarlo) che trasportano i loro piccoli inizialmente sotto la pancia e successivamente, intorno all'anno, sulla schiena. I piccoli, che nascono in primavera o all'inizio dell'estate per essere abbastanza grandi da affrontare l'inverno, vengono allattati solo per i primi 6 mesi..... mamme allattone allungate le orecchie ;-)
Anche i maschi si dedicano dei cuccioli pur non essendone i padri (o almeno non sapendo se realmente lo sono :-D ).
In generale, come avviene per il genere umano di solito i piccoli rappresentano un mezzo di socializzazione e di movimentazione fra i gruppi.
Se verso le 13 la maggior parte di loro è dedita a dormire, seduta, sdraiata o appoggiata a qualche tronco, molte altre si rilassano facendosi spulciare (operazione che non riguarda solo la pulizia, ma che rappresenta una vera e propria coccola dedicata ad amici e familiari).
Si tratta di un parco molto curato che ci ha permesso di vedere questi animali non nelle solite gabbie piccole e puzzolenti nelle quali siamo abituati solitamente a vederli e di ammirare la loro abilità e la loro somiglianza, non solo fisica, con il nostro genere.

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